Fermignano
È
il primo centro abitato che si incontra risalendo la valle dell'alto
Metauro, dopo aver superato il bivio stradale per Urbino. Si
trova sulla sponda sinistra del fiume, circondato da un sinuoso
paesaggio di colli e piccole valli.
Le origini
dell'abitato sono romane, dovute alla sua stessa posizione strategica.
Qui si congiungevano infatti già nell'antichità
la strada che attraverso i monti raggiungeva Pitinum Mergens
(Acqualagna) e, oltrepassato il Metauro, saliva ad Urvinum
Mataurense (Urbino). È una delle località dove
si vuole si sia svolta la storica battaglia del Metauro (anno
207 a.C.) che vide la sconfitta e la morte del cartaginese Asdrubale
ad opera dei consoli romani Gaio Claudio Nerone e Marco Livio
Salinatore. Attraverso i secoli fu sempre sotto la giurisdizione
di Urbino di cui seguì le sorti, pur avendo dal 1607 un
consiglio amministrativo proprio. Monumento caratteristico del
paese è la cosiddetta Torre delle Milizie, massiccio fortilizio
quadrato coronato da beccatelli, posto a difesa dell'antico ponte
a tre arcate che attraversa il Metauro. Meritano di essere ricordati, all'interno del nucleo storico,
alcuni portaletti medievali e rinascimentali, compreso quello
ad arco acuto di Palazzo Calistri, oltre la chiesa di S.Veneranda.
Fuori dell'abitato è invece la piccola chiesa trecentesca
di S.Giacomo in Campostella con affreschi del XIV e XV secolo.
In una casa di campagna nei pressi di Fermignano nacque nel 1444
il celebre architetto Donato Bramante, e sempre nei pressi di
Fermignano sorge la Villa Isola che nel 1575 ospitò Torquato
Tasso che vi compose la famosa 'Canzone al Metauro'. Già
in epoca medievale Fermignano fu caratterizzato dalla presenza
di cartiere, sostituite nel nostro secolo da pastifici e lanifici.
Manifestazione
annuale caratteristica è il 'palio della rana', disputato
la prima domenica dopo Pasqua dalle sette contrade fermignanesi
a rievocazione dell'affrancamento dal ducato di Urbino: palio
preceduto da uno sfarzoso corteo storico in costume.