
  
    
        
          Mondavio
 
        
        
          Posto su un
            colle a 3.4 km dal quadrivio di S.Michele al Fiume sulla statale
            che risale la valle del Cesano, l'antico 'castello' domina il
            panorama con le sue
            torri e campanili e con la pittoresca cinta muraria scarpata
            affiancata dalla possente rocca roveresca. 
            All'origine
            del luogo, un tempo solitario e boscoso, esisteva soltanto il
            convento che S.Francesco fece costruire su un terreno donatogli
            dalla famiglia Ricci. Più tardi (sec. XIV) l'abitato è
            già un 'castello' che si è imposto sui castelli
            circonvicini, dando origine a quel vicariato che, riconosciuto
            dal cardinale Egidio Albornoz (1355), ebbe lunga vita, prima
            come parte del territorio del comitato di Fano, con giurisdizione
            su diciotto castelli, e poi come feudo malatestiano. Nel 1474
            fu ceduto da Papa Sisto IV al nipote Giovanni Della Rovere che
            incaricò Francesco di Giorgio Martini di erigervi l'imponente
            Rocca Roveresca che ospita oggi fra le sue mura un Museo di rievocazione
            storica e una ricca Armeria.
 Fino al 1631, insieme con il territorio
            dell'antico vicariato, ampliato fino a comprendere ventiquattro
            castelli, fu poi aggregato al ducato di Urbino. Entro la cinta
            murata, sulla piazza e lungo i caratteristici vicoletti, sorgono
            il severo Palazzo Comunale, l'antica chiesa e convento di S.Francesco,
            con ampio chiostro ad arcate, rinnovati nel sec. XVIII, e la
            collegiata dei Santi Pietro e Paterniano, ricostruita da Bartolomeo
            Genga nel sec. XVI e ampliata nel sec. XVIII. In corso di restauro
            è il piccolo Teatro Apollo, dotato di tre ordini di palchetti
            con gradevoli decorazioni d'epoca (sec. XIX). 
            Una
            rievocazione storica che già da diversi anni richiama
            numerosi forestieri è la cosiddetta 'Caccia al cinghiale',
            integrata da un 'Banchetto rinascimentale', reso vivace dal 'Gioco
            dei nastri' e dalla partecipazione del 'Gruppo degli arcieri
            storici'.